I Legumi: piccoli semi dai grandi poteri
I legumi, semi commestibili appartenenti alla famiglia delle Leguminose, sono presenti in numerosi piatti della tradizione, tuttavia vengono spesso trascurati a causa di lunghi tempi di cottura, del gusto o dell’aspetto. Oltre a ricoprire un ruolo strategico in una sana alimentazione, il loro consumo andrebbe promosso anche per le potenzialità legate all’incremento della sostenibilità dei sistemi alimentari.
Non lasciandosi ingannare dall’antica origine e dalle loro ridotte dimensioni, si può infatti scoprire che i legumi celano capacità correlabili alle più moderne tecnologie in materia di conservazione ambientale.
Di seguito vengono elencati alcuni dei loro “poteri”:
- Contribuiscono all’aumento della biodiversità: le coltivazioni di legumi aumentano l’attività e la massa microbica del terreno, i microrganismi aumentano di conseguenza la disponibilità di nutrienti nel suolo favorendo il buon mantenimento dell’ecosistema;
- Proteggono il suolo: la loro capacità di fissazione dell’azoto aumenta la produttività del suolo, che a sua volta aumenta ed estende la produttività dei terreni agricoli.
Il processo è reso possibile dall’attività di alcuni batteri chiamati “azoto-fissatori”, che vivono in simbiosi con la pianta a livello delle radici, e trasformano l’azoto gassoso presente nell’aria in azoto disponibile per il vegetale e la sua sopravvivenza.
Di conseguenza queste coltivazioni necessitano un minore utilizzo di fertilizzanti chimici contenenti azoto; questa proprietà è valsa ai legumi l’appellativo di “architetti del suolo”; - La loro produzione è legata a bassa impronta di carbonio e bassa impronta idrica: la produzione di 1 kg di lenticchie produce un’impronta di carbonio equivalente a 0,9 kg di CO₂, mentre 1 kg di latte ne produce 2 equivalenti e 1 kg di carne bovina dai 15 ai 27 kg. L’impronta idrica corrispondente alla produzione di 1 kg di lenticchie è di 1250L d’acqua, comparati ai 4325L necessari per la produzione di 1 kg di pollo e ai 13000L necessari alla produzione di 1 kg di carne bovina.
Inoltre le radici di queste piante assorbono acqua a profondità inferiori rispetto alle altre coltivazioni, e questo permette di lasciare una maggiore quantità d’acqua nel terreno per le coltivazioni successive (quando si attua rotazione delle colture);
- Sono alleati del cambiamento climatico: i legumi sono caratterizzati da un’ampia diversità genetica che permette la selezione di qualità resistenti al cambiamento climatico, ad esempio alcune varietà si sono adattate a climi aridi diventando così resistenti alle siccità. Attualmente gli scienziati stanno lavorando allo sviluppo di varietà di legumi capaci di crescere a temperature maggiori di quelle considerate ideali per la loro crescita fino ad oggi.
In conclusione i legumi possono essere individuati come alimenti protagonisti nello sviluppo di un piano di sostenibilità legato alla filiera agro-alimentare ed ai modelli alimentari, oltre che aiutanti nell’affrontare l’evoluzione climatica ed ambientale.
Per aumentare la produzione e il consumo di questi vegetali potrebbero venire in aiuto interventi di educazione rivolti alla popolazione e politiche di incentivi rivolte agli agricoltori… nel frattempo possiamo sempre ricordare che mangiare lenticchie porta fortuna!
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