A chi non è capitato di desiderare una bella granita per rinfrescarsi dal caldo estivo?

Tutti sappiamo cosa sia una granita, ma non tutti sanno come sia nata o di cosa sia fatta. Scopriamolo insieme.

Un dolce dalle origini Medioevali

In questo periodo, in Sicilia, era diffusa la professione dei nivaroli: coloro che si occupavano di raccogliere la neve sull’Etna, principalmente dai monti Peloritani, Iblei e Nebrodi. Durante il corso dell’anno, la neve veniva conservata in apposite case neviere, in attesa del periodo estivo.
Man mano che si avvicinava il caldo, la neve veniva grattata e unita a succhi di frutta e sciroppi a base di fiori, dando vita alla “rattata” (grattata o grattachecca). 

Nel tempo, la tecnica fu affinata e si iniziò a produrre la tradizionale granita siciliana prima in tini di legno, successivamente sostituiti da macchine sempre più evolute. E voi, lo sapevate?

Né un gelato, né un sorbetto: questione di consistenza

Esistono due note tipologie di dolce simili alla granita, ovvero il gelato ed il sorbetto.

Scopriamone insieme le differenze.

1. Il gelato è una miscela ghiacciata che contiene grassi e proteine generalmente di origine animale. Spesso, infatti, panna e latte sono alla base della sua composizione e alcuni gusti prevedono anche l’utilizzo delle uova. La lavorazione avviene miscelando tutti gli ingredienti all’interno di gelatiere che mantengono temperature molto basse. Ne deriva una sostanza omogenea, cremosa e armoniosa alla vista. La consistenza del gelato deve essere semidura, precisamente definita “palatabile”.

2. Il sorbetto, è un dolce leggero meno calorico del gelato. Si tratta di una miscela di acqua ghiacciata, zuccheri, frutta e, nella ricetta tradizionale, uno o più albumi di uovo per conferire maggiore sofficità alla sostanza. Non contenendo né panna né latte, è ottimale per le intolleranze al lattosio. Il sorbetto si definisce un dolce semi-liquido, la cui presenza di ghiaccio è resa quasi impercettibile grazie alla continua raschiatura dello stesso.

3. La granita, infine, è un dolce composto semplicemente da acqua, zucchero e frutta (molto conosciute quelle di limone, gelsi, mandorla, pistacchio…) o altri ingredienti a piacere (come caffè e cioccolato). Questo composto che sfuma tra la cremosità del gelato e la freschezza fine del sorbetto, è una miscela eutettica, ossia né liquida né solida. È una sostanza che viene ghiacciata lentamente e mai completamente per un risultato corposo, quasi farinoso.

Come gustare la granita

La granita, secondo la tradizione siciliana, viene accompagnata da una brioche semidolce, anticamente sostituita dal pane. spesso, è nota come “brioche col tuppo” per richiamare la capigliatura delle donne che anticamente erano solite portare i capelli raccolti in uno chignon. 

Al limone, alle mandorle, ai gelsi, al pistacchio, al cioccolato… la granita può essere preparata in molteplici modi e gustata in qualsiasi momento della giornata, anche se la tradizione vuole che granita e brioche sia la vera e tipica colazione siciliana.

Granita

Quante calorie ha una granita? 

Simile al sorbetto dal punto di vista degli ingredienti (acqua, zucchero e frutta), non si discosta particolarmente neanche per l’apporto energetico. Si parla di una densità calorica pari a circa 150 kcal/100g, per le granite alla frutta, e fino a 200 kcal/100g per quelle più golose al cioccolato o simili. 

Considerato che una porzione corrisponde a circa 200 g di miscela, avremo quindi circa 300-360 kcal, derivanti quasi interamente da carboidrati (zuccheri), che costituiscono circa il 15-20% del prodotto. 

La granita è quindi un dolce versatile. Per gustare quella autentica è necessario recarsi in Sicilia, nella zona etnea del catanese, dove questa prelibatezza costituisce parte dell’identità culturale e gastronomica. E ricordatevi: la vera esperienza gustativa prevede granita accompagnata dalla morbidissima brioche col tuppo o, non da meno, brioche riempita con la granita stessa! 

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