Eccolo, lo spreco: l’ostacolo contro cui ci mettono in guardia da bambini davanti a un capriccio di troppo a tavola; il nemico che, insieme ad altri, gioca contro la sostenibilità di cui tanto abbiamo bisogno.
Attualmente, 1/3 degli alimenti prodotti sul pianeta è gettato senza essere consumato, e solo in Europa ogni anno vanno perse circa 87,6 milioni di tonnellate di cibo, di cui più della metà sono frutta e verdura. La FAO ha stimato il costo economico diretto dei prodotti persi in un anno: circa 900 miliardi di euro.
Se è vero che lo spreco alimentare rappresenta un problema lungo ogni fase della filiera di approvvigionamento (dal produttore al consumatore, passando per il distributore), è anche facile immaginare come ogni attore possa fare la propria parte per contrastarne la perdita. Come consumatori consapevoli, prestiamo sempre attenzione alla data di scadenza e alla giusta modalità di conservazione degli alimenti: proprio queste sono, infatti, le prime distrazioni che inducono a buttare cibo in casa!
Ecco dunque che la nostra cucina non è solo uno spazio che ci rassicura al mattino con la moka da caffè ancora fumante: è il palcoscenico in cui, ogni giorno, possiamo fare la differenza.
Per questa ragione, insieme ai ragazzi di Phenix abbiamo deciso di rispondere a 3 delle domande più gettonate in campo alimentare:
-
Come conservare correttamente le uova?
-
Come il colore della carne congelata può indicarci se è ancora buona o no?
-
La muffa è sempre un contaminante nocivo?
Scopriamo quindi insieme 3 verità anti-spreco!
Ma prima… cosa è Phenix?
Phenix è l’app anti-spreco che ti permette di risparmiare sulla spesa, facendo del bene al pianeta. Attraverso l’applicazione è possibile salvare box ricche di prodotti invenduti ma ancora buonissimi da centinaia di negozi partner che si sono uniti alla lotta contro lo spreco a Milano, Torino e Bologna.
Fare la spesa con Phenix significa risparmiare inutili emissioni di gas serra: ogni box salvata, infatti, equivale a circa 2,5kg di CO2 evitati!
Le 3 verità
1. Uova dentro o fuori frigo? questo è il dilemma
È da anni ormai che la gente si interroga su questo grande mistero: ma se al supermercato le uova si trovano fuori dagli scomparti refrigerati, perché sulla loro confezione si legge esplicitato “dopo l’apertura conservare in frigorifero”?
Ti aiutiamo noi a svelare l’arcano!
Le uova sono immagazzinate nelle corsie a temperatura ambiente per garantire un mantenimento costante della loro temperatura di trasporto, dal momento della deposizione alla sistemazione sullo scaffale del supermercato.
Se le uova che compriamo fossero conservate al fresco, infatti, durante il tragitto verso la nostra cucina si potrebbe formare della condensa sul loro guscio, che faciliterebbe la proliferazione e l’eventuale ingresso di batteri nell’uovo.
Una volta a casa, è corretto conservarle in frigorifero per aumentarne il tempo di conservazione e arginare un eventuale sviluppo microbico sulla superficie.
2. Colore della carne congelata: è da buttare?
Se vi è capitato di congelare una bistecca e al momento del consumo avete notato delle macchie di diverso colore, non temete: la carne è perfettamente commestibile!
Ecco perché succede: l’aria contenuta nel freezer, che è particolarmente secca, può portare a una disidratazione superficiale della carne, causando una denaturazione delle proteine – e dunque un cambiamento di colore – simile a quello che avviene durante la cottura.
Per conservare al meglio la carne nel congelatore, procedete così: asciugatela con della carta da cucina, poi distendetela su una teglia in metallo ricoperta di carta forno, senza coprirla. Riponete la carne in freezer finché non sarà ben congelata; poi avvolgete ogni pezzo con della pellicola per alimenti e infine riponetelo in un sacchetto da freezer a chiusura ermetica, facendo uscire più aria possibile!
3.Muffa negli alimenti: la tolgo o lo butto?
Deliziose nella variegatura del gorgonzola, temibili sulle fette di pane dimenticate in fondo alla dispensa: quando si parla di muffe (sì, ce ne sono tante e diverse!) bisogna fare una distinzione tra i vari alimenti.La muffa che solitamente compare sui prodotti conservati nella nostra cucina è alterante – che non significa per forza nocivo – e provoca una variazione di odore, sapore, colore e consistenza nell’alimento.
Si tratta di muffe che sotto forma di spore microscopiche e volatili si propagano un po’ ovunque: trasportate dal vento, dalla pioggia o anche mediante gli insetti, per adagiarsi e poi crescere negli ambienti a loro più idonei.
Ecco perché il primo consiglio per una corretta conservazione dei prodotti alimentari è quello di coprire gli alimenti con pellicole o coperchi e conservarli in contenitori chiusi, anche all’interno del frigorifero, che deve essere sanificato frequentemente.
Ecco un breve elenco di alimenti più spesso contaminati da muffa, e come comportarsi:
-
pane, formaggi e latticini freschi, carne e pesce, frutta succosa e zuccherina (come pesche, uva e albicocca) non devono essere consumati.
-
Per i formaggi stagionati ed erborinati, la frutta più soda (come le mele) e le confetture basterà rimuovere la muffa superficiale e consumare il resto!
Come vedi basta dedicarsi a piccole attenzioni quotidiane per fare la propria parte contro lo spreco di alimenti.
E ricordati che puoi combattere lo spreco salvando dei piatti ancora buonissimi che andrebbero buttati con l’app Phenix e pianificando meglio la tua spesa alimentare con l’app Weeshop (clicca nei link per scaricare le due app) !