Allergie e intolleranze non sono sinonimi
Molti consumatori sono convinti che allergie e intolleranze siano sinonimi o, in ogni caso, non saprebbero spiegarne bene la differenza. Tuttavia, questi due concetti descrivono due condizioni molto diverse tra loro. Vediamo insieme quali.
Allergia
L’allergia alimentare è una forma di intolleranza che attiva in modo indesiderato il sistema immunitario.
Molto semplicemente una persona allergica reagisce per eliminare una sostanza che il proprio organismo identifica come dannosa, l’allergene, attivando una forte risposta anticorpale.
Gli anticorpi determinano il rilascio di sostanze chimiche organiche, come l’istamina, che provocano vari sintomi tra cui prurito, naso che cola, tosse o affanno. Possono manifestarsi anche reazioni cutanee, sintomi gastrointestinali o, in casi più rari, una reazione che può persino essere letale che prende il nome di anafilassi: questa condizione comporta un crollo della pressione arteriosa con rischio di arresto cardiaco, e richiede pertanto un intervento medico immediato.
Proprio per la particolare pericolosità delle reazioni allergiche che possono manifestarsi è molto importante saperne di più ed imparare a riconoscerle.
Cos’è un allergene?
Un allergene è una sostanza (generalmente una proteina), comunemente presente negli alimenti ed innocua per la maggior parte delle persone, che in taluni individui può innescare una serie di reazioni immunitarie.
Anche se le reazioni allergiche possono manifestarsi con qualsiasi alimento o componente alimentare, la maggior parte dei casi è riconducibile a 14 categorie: glutine, crostacei, pesce, arachidi, soia, latte, uova, frutta a guscio, sedano, senape, sesamo, lupini, solfiti e molluschi.
Come scoprire se si è allergici?
Gli step da seguire per una corretta diagnosi sono i seguenti:
Predisposizione familiare
La predisposizione familiare è uno tra i primi fattori da tenere in considerazione per lo sviluppo di un’allergia. Infatti, nel caso in cui uno o entrambi i genitori siano allergici il bambino avrà maggiori probabilità di esserlo a sua volta.
Sintomi
I sintomi variano in base al tipo di allergia e al tipo di allergene: tendenzialmente la manifestazione allergica colpisce naso, bocca, occhi, bronchi e cute. I sintomi appaiono in genere entro un’ora e con diversi livelli di gravità.
Test
Una diagnosi vera e propria si può avere solo sottoponendosi ad un “test allergologico”.
Tra questi troviamo il Prick Test, che consiste nell’applicazione di una modesta quantità dell’allergene sospetto solitamente nell’avambraccio interno del paziente mediante graffi leggeri o punture di spillo. Nel caso di sensibilizzazione si verifica una piccola eruzione cutanea.
Perché esistono le allergie? Alcune teorie a confronto
Ancora oggi medici e studiosi non hanno trovato una spiegazione univoca al perché esistano le allergie. La teoria più accreditata è che le allergie sarebbero un meccanismo mal riuscito di difesa contro i parassiti intestinali.
Un’altra teoria proposta recentemente da Ruslan Medzhitov, professore di immunobiologia di fama mondiale, ritiene invece che le allergie siano un meccanismo di difesa essenziale del nostro corpo contro agenti chimici nocivi, volta proprio a segnalare e memorizzare attraverso il nostro sistema immunitario tali sostanze.
Intolleranza
L’intolleranza alimentare è una reazione che si manifesta quando il corpo non riesce a digerire correttamente un alimento o un componente alimentare.
Si differenzia pertanto dall’allergia alimentare in quanto riguarda il metabolismo e non il sistema immunitario. Come si può immaginare, i sintomi sono prevalentemente di tipo gastrointestinale (nausea, crampi, diarrea).
Mentre i soggetti veramente allergici devono in genere eliminare del tutto il cibo incriminato, le persone che hanno un’intolleranza possono solitamente sopportare piccole quantità dell’alimento o del componente in questione senza sviluppare sintomi (fanno eccezione le intolleranze al glutine ed ai solfiti).
I due più comuni responsabili di intolleranze alimentari sono il lattosio e il glutine, analizziamoli più in dettaglio.
Allergie e intolleranze non sono sinonimi
Intolleranza al lattosio
Il lattosio è lo zucchero contenuto nel latte. In condizioni normali, il nostro corpo produce un enzima chiamato lattasi, in grado di scomporre il lattosio in zuccheri più semplici per una corretta assimilazione. Quando l’attività enzimatica è ridotta, ciò non accade e il lattosio raggiunge l’intestino crasso dove viene fermentato dai batteri presenti dando origine a sintomi come flatulenza, dolore intestinale e diarrea. La sintomatologia varia, quindi, a seconda della quantità di latte o latticini ingeriti dal soggetto in questione e dalla capacità di produrre l’enzima lattasi, che è notoriamente più scarsa nei popoli del Medio Oriente, dell’Africa e dell’Asia.
Intolleranza al glutine
L’intolleranza al glutine è una disfunzione intestinale permanente che si manifesta quando il nostro corpo non tollera il glutine. Di fatto le pareti di rivestimento dell’intestino tenue vengono danneggiate dal transito di alimenti contenenti glutine, con conseguente difficoltà nell’assorbire altri nutrienti essenziali. La condizione che ne deriva è nota come celiachia. I sintomi sono diarrea, irritabilità e crampi addominali. Nei bambini, si possono manifestare sintomi di malnutrizione, per esempio una crescita insufficiente.
Attualmente, l’unica soluzione prevede una dieta senza glutine.
Per concludere, quando parliamo di allergie e intolleranze, stiamo trattando di due condizioni distinte a cui dobbiamo comunque prestare attenzione: infatti, pur con livelli di gravità differenti, possono avere un impatto importante sulla nostra salute e sul nostro benessere.
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